Come si organizza un corso di inglese per bambin*

Imparare l’Inglese già dalla prima infanzia può essere, per le bimbe e i bimbi, un’esperienza di grande divertimento, scoperta e sperimentazione. Sono numerosi i vantaggi dell’apprendimento di una lingua straniera in giovane età, perché l’apprendimento avviene in modo spontaneo e istintivo, slegato dalle strutture e dalle regole grammaticali che possono invece rendere pesante e impegnativa l’esplorazione della lingua a chi vi si avvicina in età più avanzata. 

Perché proporre una lingua straniera a bimbe e bimbi in età da nido e scuola dell’ infanzia?

Le bimbe e i bimbi che imparano a esprimersi in una lingua diversa dalla propria devono mettersi in gioco completamente per capire e farsi capire, utilizzando ogni competenza acquisita -sia verbale che corporea- e cercando soluzioni e nuovi modi per comunicare.

Questo fa sì che si sviluppino, parallelamente all’apprendimento dei nuovi suoni, anche capacità di problem solving, creatività e apertura mentale. È importante infatti sottolineare che lingua significa cultura, e quindi, oltre ad apprendere i suoni e parole, ci si confronta con gli usi e le tradizioni e gli usi tipici di quella cultura. È quindi un’esperienza arricchente, è educazione al rispetto della diversità, che le piccole e i piccoli accolgono sempre con curiosità e senza paura. 

Come insegnare una lingua straniera ai bambini e alle bambine?

La lingua straniera deve fare parte della quotidianità dei bambini e dei bambini. 

Se espost* in maniera spontanea e divertente alle nuove sonorità ed espressioni corporee che accompagnano il linguaggio, impareranno questo modo di parlare proprio come hanno imparato la loro lingua madre. L’italiano e la nuova lingua devono quindi intrecciarsi ed essere di supporto uno con l’altra. 

Di grande importanza, soprattutto per l’insegnamento nella fascia 0-6, è l’uso del linguaggio del corpo come supporto visivo mentre si parla, per permettere alle bambine e ai bambini di associare a una parola un gesto, a un suono un movimento, in un dialogo continuo fra mente e corpo, fondamentale nell’esplorazione e nella scoperta del mondo, soprattutto nei primi anni di vita.

Bisogna fare attenzione a non obbligare mai bimbe e bimbi a rispondere con i suoni che non conoscono, ma fare invece in modo che si sentano a proprio agio nell’incontro con le nuove sonorità, affinché scelgano liberamente come comunicare.

Bisogna inoltre rispettare i loro tempi: prima di decidere di partecipare attivamente, potrebbero aver bisogno di un tempo più o meno lungo di osservazione. 

Corso inglese bambini a bologna
© Nicoletta Valdisteno

Imparare l’inglese a Cargomilla: l’esperienza dell’atelier di lingua inglese.

A Cargomilla, la nostra educatrice madrelingua Anna dà vita ogni giorno, nella spontaneità della sua presenza, a quello che si definisce “Atelier di lingua inglese”, secondo l’approccio Reggio Children, in cui Anna è formata.  

Non una lezione frontale quindi, ma una pratica quotidiana, un approccio fluido e non strutturato. 

Non c’è uno spazio o un momento della giornata dedicato all’inglese, perché l’inglese fa parte di tutti gli spazi e di tutti i momenti della giornata.

Nella nostra libreria ci sono libri in inglese (così come in altre lingue conosciute da persone del gruppo o dalle educatrici) e libri in italiano, * bimb* li trovano insieme, non separati, per poter avere la libertà di scegliere seguendo il proprio gusto e la curiosità del momento. 

Sempre presenti nella libreriaci sono inoltre moltissime storybags che vengono utilizzate per animare le nostre letture: pupazzi a dita, props visive di vario tipo che man mano che la storia viene letta vengono tirati fuori per dare un supporto visivo e rendere la lettura in Inglese più coinvolgente. 

Le storybags danno la possibilità sia a chi legge che a* bambin* di mimare la storia, inventare un finale diverso e dare spazio alla fantasia.

L’inglese a Cargomilla è lingua di comunicazione proprio come l’italiano. I giochi presenti in sede possono essere usati in entrambe le lingue e momenti come quello del cerchio, la merenda e il momento del riordino, possono essere richiamati e svolti in italiano come in inglese.

Per facilitare il confronto e la comunicazione in inglese alcune attività proposte in sede sono organizzate per età e in piccoli gruppi. Questo dà la possibilità alle bimbe ed ai bimbi di potersi prendere il tempo necessario per mettere in atto tutte le loro competenze e strategie per comunicare in una nuova lingua.     

Insegnare l’inglese in outdoor education a Bologna

Uno dei pilastri su cui si basa Cargomilla è l’educazione all’aperto o outdoor education, che nel nostro progetto si arricchisce delle infinite possibilità di esperienza in giro per la città di Bologna, divenendo outdoor urbano.

L’inglese, essendo parte della quotidianità di tutt*, si intreccia con ogni esperienza dei bimbi e le bimbe che frequentano il nostro gruppo durante l’anno. 

Anna, la nostra educatrice madrelingua inglese, è presente anche nei momenti della giornata in cui si esce per esplorare la città, garantendo una continuità nello scambio con le bimbe e i bimbi: parole italiane e inglesi si uniscono, ballano insieme e riempiono lo spazio con un ritmo familiare, in uno scambio continuo e fluido di racconti, chiacchiere, giochi e canzoni. 

Corso inglese bambini bologna aria aperta
© Nicoletta Valdisteno

Come organizzare un corso di inglese per bambini e bambine

Cosa serve quindi per organizzare un corso di lingua inglese che stimoli la spontaneità e il divertimento? Il gioco!

Adottando un metodo non strutturato, dinamico e privo di nozioni impartite verticalmente e frontalmente, abbiamo visto come le bimbe e i bimbi siano più predispost* e incuriosit* ad apprendere una nuova lingua e a renderla propria.

Prediligendo infatti l’esperienza diretta alle nozioni teoriche, le letture di albi illustrati ai libri di testo, il teatro o anche semplicemente trasformando giochi conosciuti e di uso comune (nascondino, twister, indovina la parola..), si possono incuriosire le persone che partecipano e rendere l’apprendimento un momento ludico e non di noia. E quando si finisce di muoverci o fare attività giocose.. una canzone o una filastrocca, sempre ovviamente in inglese!

E ricordiamoci sempre che la concentrazione delle bimbe e dei bimbi è limitata nel tempo e che, soprattutto dopo ore passate per lo più sedut* al banco, il movimento e il tempo libero di gioco sono fondamentali…anche quando si cresce!

© Nicoletta Valdisteno