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Noi non parliamo bensì siamo parlate dal linguaggio

Martin Heidegger

Fin dal principio a Cargomilla è esistita una profonda riflessione su quale fosse il linguaggio migliore da utilizzare. 

Abbiamo cercato di usare un linguaggio comune, che sostituisse dei simboli al maschile sovraesteso a cui siamo normalmente abituate . 

Crediamo però che il linguaggio sia un potentissimo strumento politico di cambiamento e crediamo che usare un linguaggio che ci rappresenti possa essere la migliore forma di dissidenza e rivendicazione possibile.

È per questo che abbiamo deciso che da oggi, nel comunicare con voi nel blog e tramite i social, useremo solo il femminile sovraesteso (e il maschile intenzionale) per scrivere e per parlare.

Non vogliamo rinchiudere il tutto in un binarismo che non ci appartiene o imporre un femminile che non deve identificare tutte .

E non crediamo nemmeno che questa sia la soluzione.

Vogliamo però attivamente creare una rottura perché è nella trasformazione che si determina il cambiamento che ci auguriamo possa esistere.

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